8 Luglio 2012
SE SI MUOVE IL CERVELLO. Corriere della sera
“…certamente l’incontro personale, guardarsi negli occhi mentre si propone o si sviluppa un progetto rimane il modo migliore per condividerlo e arricchirlo; si crea la necessaria empatia con il team ed il committente che io cerco sempre di coinvolgere come interlocutore proattivo nel dialogo progettuale, essendo depositario del know how e dello storico aziendale.
D’altro canto, le nuove tecnologie della comunicazione hanno permesso di estendere la propria azione anche sui mercati più remoti, abbattere tempi e costi legati a comunicazioni, viaggi, confezioni, spedizioni. Tutto ciò ha consentito di liberare risorse a tutto vantaggio, per quanto mi riguarda, della ricerca e dell’approfondimento progettuale.
La maggior distanza fisica che a volte sussiste tra i player impone, inoltre, una maggior cura nella rappresentazione del progetto dai concept sketch al prototipo.
Il tutto si traduce in un miglioramento della qualità del progetto in ogni sua fase…”
http://archiviostorico.corriere.it/2012/luglio/08/muove_cervello_co_7_120708018.shtml